Macchie solari e capillari dopo l’estate: cause, prevenzione e trattamenti.
- Dental Aesthetica

- 5 set
- Tempo di lettura: 4 min
Sole, calore e sbalzi termici possono lasciare in eredità macchie e capillari più evidenti. Una diagnosi corretta e protocolli mirati — dalla skincare agli specifici laser — permettono di migliorare l’uniformità cutanea con tempi di recupero contenuti.
In questo articolo
Cosa succede alla pelle dopo l’estate
Principali cause di macchie e capillari
Diagnosi: perché è decisiva
Skincare mirata a casa
Trattamenti ambulatoriali con Harmony XL Pro (Alma Lasers)
Cosa aspettarsi: sedute, downtime, precauzioni
Chi deve rimandare o valutare alternative
Prevenzione delle recidive
Perché scegliere Dental Aesthetica

Cosa succede davvero alla pelle dopo l’estate?
Durante i mesi caldi la pelle si difende dall’UV aumentando la produzione di melanina: l’abbronzatura è proprio questo. Quando il colorito svanisce, possono “affiorare” lentigo solari, melasma, piccole iperpigmentazioni post-infiammatorie (per esempio dopo un brufolo) e teleangectasie — i famosi capillari evidenti su naso e guance; sui arti inferiori parliamo spesso di venulette più profonde. In parallelo, calore e vasodilatazione prolungata rendono alcuni vasi più visibili.
Perché compaiono macchie e capillari?
Non c’è un unico colpevole, ma un mosaico di fattori: fototipo e genetica, ormoni, farmaci o cosmetici fotosensibilizzanti, infiammazioni pregresse, esposizione intensa e, non ultimo, la memoria della pelle (tende a “ricordare” dove ha già reagito). Sui capillari pesano diametro, profondità e sede: un corpuscolo sottile sul viso non è la stessa cosa di una venuzza a livello delle gambe.

Diagnosi: il passaggio che fa la differenza
Prima di ogni trattamento, dedichiamo tempo a capire che tipo di macchia abbiamo di fronte (puntiforme o diffusa? superficiale o più profonda?) e che vaso stiamo osservando (sottile o di calibro maggiore? superficiale o profondo?). Valutiamo fototipo, pattern e storia clinica. Da qui discendono le scelte: parametri, manipolo, tempi, stagione… È la parte meno “spettacolare”, ma è quella che cambia i risultati.
Skincare “intelligente”: la base di tutto
Se la routine a casa non è coerente, la tecnologia fa metà strada. Il nostro zoccolo duro:
SPF 50+ ogni giorno, ampio spettro, da riapplicare.
Antiossidanti (es. vitamina C), niacinamide, acido azelaico; retinoidi serali quando indicati.
Nel melasma servono protocolli più graduali e rigorosi, sempre sotto guida medica.Questa base aiuta a prevenire nuove discromie e stabilizza i risultati ottenuti in studio.

I trattamenti in studio
Qui entrano in gioco diverse soluzioni e diverse tecnologie, che consentono di selezionare di volta in volta lo “strumento giusto”:
Dye-VL / IPL a banda ristretta: è la scelta d’elezione per molte lentigo solari e per capillari sottili del viso: lavora sui cromofori di melanina ed emoglobina con buona selettività e recuperi rapidi.
Laser Q-Switched frazionato non ablativo: è un “affina-texture” con una marcia in più: migliora luminosità e grana cutanea e, nei casi giusti, supporta anche pigmentazioni miste, con downtime minimo.
Nd:YAG 1064 nm: è il nostro alleato per capillari più profondi e venulette (soprattutto agli arti inferiori). Grazie alla lunghezza d’onda, raggiunge bersagli vascolari non superficiali con un buon profilo di sicurezza.
La selezione non è mai “automatica”: la personalizzazione (fototipo, profondità, diametro del vaso, stagione) ci permette di massimizzare efficacia e sicurezza. A volte, per alcune venulette delle gambe, valutiamo anche la scleroterapia in collaborazione con lo specialista angiologo.

Cosa aspettarsi: sedute, downtime e precauzioni
Parliamo chiaro: risultati sì, ma graduali e programmati.
Numero di sedute: in media 1–3 per macchie puntiformi; 3–5 per pattern diffusi o vascolari, distanziate di 3–6 settimane.
Dopo il trattamento: puoi notare rossore o edema lieve per poche ore o al massimo 1–2 giorni. Le macchie spesso si scuriscono e poi si “spolverano” in 7–10 giorni: è normale.
Precauzioni: per alcune settimane meglio evitare sole diretto e calore intenso (sauna, sport molto “caldo” subito dopo), usare skincare lenitiva e fotoprotezione rigorosa.
Quando è meglio rimandare (o scegliere alternative)?
Rinviamo se c’è abbronzatura recente, assunzione di fotosensibilizzanti, gravidanza o allattamento, infezioni cutanee attive o su fototipi molto scuri in pattern non compatibili con parametri sicuri. Non è una porta chiusa: è buon senso clinico per trattare nel momento giusto.
Prevenzione delle recidive
La partita non finisce alla terza seduta: si vince nel mantenimento. SPF 50+ tutti i giorni, antiossidanti, gestione del calore nelle prime settimane post-trattamento e, se necessario, richiami pianificati. Così i risultati durano di più.
FAQ rapide:
Qual è il periodo migliore per trattare le macchie cutanee e i capillari? In genere autunno-inverno, quando l’irraggiamento è minore e la pelle non è abbronzata: si riducono rischi di iperpigmentazione e recidive.
Quante sedute servono con il laser? Dipende da tipo/profondità e fototipo: per singole lentigo 1–2 sedute possono bastare; in altri casi 2–3 o fino a 3–6 sedute a distanza di 4–6 settimane. La variabilità è normale e si decide in visita.
Il trattamento è doloroso? Generalmente è ben tollerato, descritto come un leggero “pizzicotto”.
Rischi o effetti collaterali? Possibili rossore, edema, crosticine temporanee; nei fototipi scuri può comparire iperpigmentazione post-infiammatoria, perciò servono parametri personalizzati e fotoprotezione scrupolosa.
Perché scegliere Dental Aesthetica per trattare macchie solari, melasma e capillari?
In Dental Aesthetica uniamo diagnosi accurata, protocolli personalizzati e tecnologie Harmony XL Pro (Alma Lasers) per trattare macchie solari e capillari con downtime ridotto e un percorso chiaro, spiegato passo per passo. L’obiettivo non è solo “cancellare” un inestetismo, ma stabilizzare la pelle nel tempo.
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